• Innovazione per l'alta quota: CAE sempre più "inALTO" alla Milano Design Week
    CAE MAGAZINE n.85 - Aprile 2024
    Innovazione per l'alta quota: CAE sempre più "inALTO" alla Milano Design Week

Innovazione per l'alta quota: CAE sempre più "inALTO" alla Milano Design Week

Anche CAE è tra i protagonisti del Fuorisalone 2024 tenutosi dal 16 al 21 aprile a Milano. Insieme al partner EvK2CNR è presente con l’innovativa stazione inALTO all’interno del Laboratorio Osservatorio Piramide dell’Everest, promosso da Regione Lombardia, che riproduce la piramide di vetro e alluminio posizionata a 5050 metri di altezza, alla base del versante nepalese del Monte Everest.

Il Laboratorio che compie 35 anni è un’eccellenza italiana unica e irripetibile della ricerca scientifica, e nasce da un sogno di Ardito Desio e Agostino Da Polenza per offrire alla comunità scientifica internazionale l’opportunità di studiare l’ambiente, il clima, la fisiologia umana, la geologia e la tecnologia più avanzata in un'emblematica regione montana protetta.

La costante evoluzione della tecnologia e della strumentazione scientifica ha portato rilevanti innovazioni anche in questo campo e dalla collaborazione tra CAE ed EvK2CNR è nata inALTO, la prima stazione di monitoraggio climatico per l’alta quota.

Pensata per essere installata nelle zone montuose più elevate del pianeta, inALTO registra parametri ambientali di temperatura, umidità, pressione atmosferica e rende tali misure disponibili a distanza. È stata progettata per resistere alle condizioni ambientali estreme tipiche degli 8.000 mt s.l.m. La parte sensibile, da collocare in quota, comunica i dati ad un datalogger ricevente tramite tecnologia di tipo wireless LoRa collocato fino a 10 km dal sito di monitoraggio. È questa stazione base che, essendo dotabile di diversi moduli di comunicazione, assolve al compito della messa in rete delle misure.

La posa in opera è facilitata dalla predisposizione all’ancoraggio con diverse soluzioni, fra cui una vite da ghiaccio. L’attivazione e la messa in funzione sono molto semplici e user friendly, in modo da poter essere gestite anche da personale non tecnico. L’elemento sensibile è alimentato da una batteria al Litio, dimensionata per resistere in autonomia per due anni in condizioni ambientali estreme. La stazione è stata brevettata, proprio in ragione delle innovative specifiche tecniche che la rendono adatta ad ambienti estremi.

Si aggiunge così un tassello importante a questa proficua collaborazione, che vede CAE impegnata ad altissima quota negli importanti progetti di monitoraggio e conservazione degli ambienti montani e dei ghiacciai.  

Per approfondimenti sul progetto GLOF clicca qui e qui, per il progetto Glaciers and Students clicca qui.



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